200 anni fa, il dio della guerra, annoiato, scese sulla terra deciso a corrompere l'animo dei regnanti del tempo, il sultano Apas di Avili - che includeva Gerincesek - e conte Han di Bawang - che includeva Fegefeuer e Umlingo. Il secondo, deciso ad allargare i suoi confini verso le terre ferrose, non si fece scrupoli a mobilitare l'esercito. Il primo, invece, titubò sulla decisione, fino a quando il capo tribù Brik di Gerincesek non prese in mano la situazione e gli levò la carica militare.
Il primo attacco fu scagliato dall’esercito di Bawang: aveva agito di notte, passando indisturbato nel bosco Rungkun, attraversando poi le paludi Seerose per poi iniziare a razzia nei primi insediamenti. L’esercito a cavallo riuscì ad intervenire solo dopo che Mangrove venisse distrutta, facendo arretrare le linee nemiche. A quel punto, vennero informati tutti i regni che la guerra era iniziata.
Durante gli scontri, ciascun regno, pur di sopraffare l'altro, mise in gioco tutti i propri uomini, facendo calare drasticamente la popolazione.
La guerra fu di logoramento: si alternavano settimane intere di confini immutati e inviolati, ad avanzate furiose durante la quale i villaggi venivano messi a ferro a fuoco e le loro risorse saccheggiate.
Ogni regione era diventata famosa per il suo approccio differente alla guerra:
Fegefeuer era diventata famosa per la continua costruzione di torri di avvistamento
Avili per la creazione di macchine belliche sempre più complesse ed efficienti
Bawang per l’utilizzo di armi considerate altamente nocive
Umlingo per l’elaborazione di sempre nuovi incantesimi
Gerinceseck per il numero di specie portate quasi all'estinzione
Questi approcci hanno lasciato un segno permanente in ciascuna regione, come denotabile:
dalle rovine sparse e dalle torri riadattate ad abitazioni di Fegefeuer
dalle caserme e dalle armerie carbonizzate, oltre che dalle bande armate di Gnoll che vivono sui monti ad Avili
a Bawang dai grandi edifici dall’aspetto minaccioso, con ciminiere altissime da cui escono ancora fumi neri
dalle numerose biblioteche piene di libri antichi e a volte indecifrabili a Umlingo
dalla grande quantità di bosco protetto di Gerinceseck
Solo con la morte in battaglia di Brik e dopo due attentati falliti alla vita del sultano, i due regnanti rimasti decisero, dopo 5 anni, di incontrarsi sull'isola Plaustas, l'unico territorio rimasto da sempre neutrale, per avanzare una tregua e stendere un armistizio.
Vennero concordate le seguenti regole, valide per entrambi e i futuri regni:
Abolita la leva militare, obbligatoria e non
Banditi ogni tipologia di forza militare, ad eccezione di un massimo di 14 guardie del corpo dedicate al sovrano della regione, le quali dovranno obbligatoriamente restare nel capoluogo della rispettiva regione
Proibito l'utilizzo di armi da fuoco di qualsiasi genere e per qualsiasi residente
Vietato il possesso di armi belliche; si potranno comunque mantenere armi da caccia, a patto che vengano schedate
La forgiatura di armi dovrà essere documentata ed effettuata solo da fucine autorizzate
Qualsiasi veicolo o mezzo di trasporto dotato di cannoni, baliste o qualsiasi altro marchingegno bellico dovrà essere smantellato o, se possibile, riconvertito ad uso civile
Abolito l'allevamento di qualsiasi creatura per scopi bellici
Abolito l’innalzamento di nuovi muri difensivi più alti di 9 metri
Una volta firmati questi punti, i due regnanti si ritirarono e non si vedettero mai più.
A seguito di ciò, il dio della guerra scomparve dal regno umano, lasciando il suo posto alle altre sei altre divinità, le quali vengono tuttora adorate.