📅 27/11/2024
🗺️ Thomas
🌞 Domenica - ??.00
🌚 Domenica - 22.00
Il party percepisce che qualcosa non sta andando per il verso giusto nell'osteria, ma anche nei loro stomaci
📅 18/12/2024
🗺️ Thomas
🌞 Lunedì - 08.00
🌚 Lunedì - 10.00
Il party si sveglia dopo la nottata travagliata, causata dal pesce avariato.
Scendendo al piano di sotto, si trova davanti ad una folla di civili vicino all'ingresso ed ad un buffo maggiordomo che vuole aprire una taglia contro il colpevole che ha avvelato tutto il pesce della città.
Osnadìrr cerca di intimorirlo, mentre il resto del party cerca di trattenerlo.
Una volta accettata la taglia, scoprono come vengono create i fogli con le taglie e come vengono "affissi" alle bacheche.
Prima di uscire, vedono Phebe trascinarsi a fatica giù dalle scale, causa il malessere della sera precedente.
Fanno la conoscenza di un buffo individuo, il Re Blu, ultimo supersiste della sua razza, che in qualche modo gli suggerisce di andare al porto o nei dintorni ad investigare.
Il party si dirige prima all'osteria "Federico di Montello", incontrando prima degli spazzini abbastanza infastiditi dalla sporcizia creatasi. Al locale trovano l'oste agitato e il proprietario, un burbero che quasi fa a botte con Osnadìrr, ma che rilascia il suo fornitore del mercato ittico, un tale Eugenio.
Al mercato ittico trovano un ambiente animato, ma dopo aver chiesto a qualche passante trovano Eugenio che, senza fare opposizione, aiuta il party riportandogli il nome del suo pescatore, un certo Pablo, della sua barca Mustafa Kemal Atatürk, del porto in cui ormeggia e degli ultimi orari in cui gli ha consegnato la merce, con tanto di bolla firmata.
Per una fortuna coincidenza, Eugenio recupera da sotto il ghiaccio un pesciolino piccolo del lotto infetto e lo consegna ad Osnadìrr, che lo conserva in un cesto di rampicanti creato al momento.
Durante il tragitto, tutto il party si accorge che un topo li sta osservando o, quasi innaturalmente, osservando. Ghaal Himba gli soffia addosso e questo scappa via.
📅 15/01/2025
🗺️ Thomas
🌞 Lunedì - 10.00
🌚 Lunedì - 12.00
Dopo aver recuperato uno dei pesci infettati, il party si dirige alla gilda per conservarlo.
Durante il viaggio, Ghaal Himba prova a recuperare informazioni dagli insetti e dai ragni della città. I ragni vanno a cercare senza ritorno i topi avvistati, mentre le cavallette vengono imbrigliate nelle cavalcature da Osnadìrr.
La gnoma Lollo Brigilda gli suggerisce di portarlo dalla vecchia paladina che gestisce l'erboristeria Erba Fata.
Lievebrina, riesce ad addomesticare un gatto siamese, ma ciò le costa un'aggressione da una gang di gatti rivali.
Dopo aver parlato con la figlia Sarah Albecha, inizialmente riluttante all'idea di far di nuovo vedere avventurieri a sua madre, fa salire al piano di sopra solo Lady Myra e Lievebrina, congedando dalla sua attività Ghaal Himba e Osnadìrr.
La vecchia paladina, seduta su una sedia a dondolo, si presenta come Jasmine Albecha e mostra subito un segno distintivo: nonostante tenga gli occhi chiusi, percepisce molto bene l'ambiente circostante.
Datole il pesce da analizzare, scopre che è stato avvelenato con una muffa nociva molto particolare, che cresce solamente sulla schiena di alcune megere. Preoccupata di ciò, rivela che tempi prima era presente una megera verde che tormentava il villaggio, ma si presupponeva che fosse stata uccisa.
Dopo aver provato a localizzare la muffa, la paladina viene posseduta momentaneamente dalla megera che vede attreverso i suoi sensi. Dopo essersi ripresa, riporta che quest'ultima non si trova in città, ma nei boschi al di fuori di questa, suggerendo che ci sia qualcuno che la sta aiutando a portare il veleno in città.
Prima di andare, fa dono di alcuni suoi poteri a Myra e mette in guardia Lievebrina di nascosto.
La figlia congeda le due donne chiedendo di non tornare se non strettamente necessario.
Nel mentre, i due membri rimasti fuori sfruttano le cavallette imbrigliate per far fare scommesse ai popolani. Provano ad imbrogliare questi ultimi, con un successo iniziale, che si trasforma in tragedia non appena le due donne escono dall'erboristeria. Riescono a fuggire dalla rissa e Myra riesce ad ingannare i popolani ad andare in una direzione errata, convincendoli a non fare causa alla gilda.
Arrivati alla gilda, il party si riorganizza insieme a Phebe, che si è ripresa, e si allinea sui fatti accaduti.
📅 23/01/2025
🗺️ Thomas
🌞 Lunedì - 12.00
🌚 Lunedì - 15.00
Il party, dopo essersi confrontanto sulle ultime scoperte fatte, decide la prossima tappa.
Dopo aver concordato che è troppo presto per andare al porto, decide di dirigersi verso la bottega di Tik-Ketek-Tak. Phebe, unita al party, gli racconta che c'era già stata per affilare la sua ascia e che il proprietario dell'omonima bottega è un buffo personaggio, un Thri-kreen.
Nonostante decidano di passare vicino al mercato ittico, fortunatamente nessuno li nota, probabilmente grazie all'imbellettamento di Ghaal Himba e alla trasformazioni in gatto di Osnadìrr.
Quando finalmente arrivano alla posto, vedono la piccola bottega di Tik-Ketek-Tak a forma pentagonale, scarsa di finestre, alle cui spalle si erge il museo nautico, un enorme edificio, alto almeno tre piani, pieno di vetrate, oscurate da tende spesse, il cui ingresso fa angolo tra due strade.
All'interno della bottega trovano un bancone pieno di oggetti che divide la bottega in due. Dietro al bancone c'è un giovane uomo che fa da commesso. Alle sue spalle, dietro ad un massiccio tavolo da lavoro c'è Tik-Ketek-Tak in tutta la sua stazza.
Inizialmente indaffarato nel suo lavoro, ignora il party, ma dopo aver visto che non andavano via, ha interpellato telepaticamente il suo commesso per sapere cosa necessitassero. Grazie all'intervento di Ghaal Himba, sono riusciti a comunicare e ha farsi fare alcuni preventivi per un potenziamento al flauto, alla kalimba e alle ali di Lievebrina.
Dopo aver posticipato gli acquisti, il party si è diretto al porto grande, in cerca della nave di Pablo. Qua, il party ha interpellato un ormeggiatore che gli ha suggerito di andare a parlare coll'amministratore del porto del momento. Inoltre, scoprono che la palla sasso non è una usanza di Ebenholz, ma è conosciuta anche qua, oltre a scoprire che ogni due weekend si tengono in città i giochi degli avventurieri.
Dopo essersi recati dall'amministratore di porto, lo scoprono indaffarato a leggere un romanzo erotico chiamato "La locandiera kobolda". Dopo averlo intimorito, si fanno consegnare il registro di porto contenente anche le note della Mustafa Kemal Atatürk, più altre barche. Notando che gli orari di tutte sono rimaste costanti nel tempo, così come il pescato, decidono allora di rimanere al porto ad aspettare che arrivi la barca.